Probabilmente il motore di ricerca più usato del mondo ha pensato bene di dare questo servizio ai suoi utilizzatori, Google provvederà quanto prima ad eliminare tutte le foto compromettenti pubblicate come “vendetta” dai risultati di ricerca, questo eviterà ai rispettivi utilizzatori interessati, che in molte occasioni si sono visti la loro foto in atteggiamenti intimi senza che ne avessero dato il consenso e a loro totale insaputa.
Insomma, Google eliminerà le foto pornografiche divulgate per vendetta (porno revenge) e bannerà i link dai motori di ricerca auspicando di contenere le figuracce subite dalle tante persone che si sono viste diffondere a loro insaputa foto intime sulla rete internet.
Per ottenere quanto Google si è prefissato di fare, utilizzerà il metodo, che poi è lo stesso che il colosso di Mountain View utilizza sui conti correnti bancari e sulle firme digitali.
Tanto per avere un’idea di cosa può comportare un eventuale pubblicazione di foto, o video su questo genere di argomento, basti pensare che nel Regno Unito, è in vigore da qualche mese una legge che prevede pene severe, con carcere fino a due anni, e ammende pesanti per chi utilizza la “porno vendetta”.
Google, tramite il suo vice presidente Amit Singhal fa sapere: “il nostro principio è stato sempre quello per cui la ricerca dovrebbe coprire l’intera rete”, ma per quanto riguarda la porno revenge è una questione profondamente intima che crea danni emozionali e serve soltanto a umiliare le vittime, che nella maggior parte dei casi sono donne”.
Niente più foto a scopo di “ricatto sessuale”, sui motori di ricerca dovrebbero sparire in breve tempo, resta comunque un fattore abbastanza dubbioso, come farà Google a distinguere le foto, e i video che sono stati pubblicati a scopo di vendetta sessuale? Fermo restando che forse quelli più “intuibili” sono pubblicati sui social media.
Alcuni mesi or sono, negli Stati Uniti, è stata inflitta una condanna a ben a 18 anni di carcere al proprietario di un portale web che teneva negli hard disk quasi 10.000 foto di rapporti sessuali corredate da nomi e cognomi, età dei soggetti, nonché il profilo Facebook, il tutto ovviamente senza il regolare consenso degli interessati. In buona sostanza il “furbetto” delle “porno foto” utilizzava le stesse come ricatto, e per farsi consegnare somme di denaro, ma è stato “beccato”.
Se volete commentare (e mi auguro lo facciate), o, correggere quanto scritto, oppure se conoscete altri particolari su questo particolare di Google che toglierà le foto “hard” a scopo di vendetta e volete aggiungerli nel post, vi invito a lasciare un vostro messaggio. Grazie.
Ho 16 anni e mi stanno avvisando che alcune foto mie intime sono state inserite a mia insaputa nel sito fotointime.altervista.org e visibili su Facebook ma non mi permette di accedere pertanto vi chiedo di eliminarle al più presto prima che arrivino agli occhi dei miei grazie. Come me ci sono altre ragazze minorenni vittime di questo reato alla privacy. È possibile chiudere il sito sopra menzionato? Grazie
Ciao Debora, per la tua richiesta ti consiglio con l’aiuto di un maggiorenne, di scrivere direttamente ad Altervista, e segnalare il tuo problema; se questo non dovesse produrre risultati, e, sempre con l’auto di una persona maggiorenne di rivolgerti alle forze dell’ordine che prenderanno le dovute decisioni in tal merito. Ciao
buona sera ad oggi mia figlia ha ricevuto dei messaggi da amici che dicevano di aver visto queste foto su: fotointime.altervista.org mi chiedo come fare per poter segnalare questo sito cè un link dove si possa fare una segnalazione o fare denuncia alla polizia postale?
grazie.
Buonasera “Delfy”. Raramente rispondo a domande, in quanto nei miei post invito solo a commentare, o, eventualmente correggerli, tuttavia, questo è un argomento abbastanza delicato; non so chi siano i proprietari del fantomatico sito da Lei descritto (come lo stesso del commento precedente), non mi interesso a certi argomenti; in ogni caso sulla parte inferiore della pagina ufficiale del sito Altervista, si trova una sezione (segnalazione abusi), dove si possono segnalare eventuali abusi (come in questo caso del sito da Lei menzionato). Spero di esserLe stato di aiuto. Ciao.