Per diversi mesi mi sono recato saltuariamente al Lido di Venezia (località Alberoni) presso l’ospedale riabilitativo San Camillo De Lellis (1550-1614) a trovare un parente ricoverato.
Mi è saltato all’ “occhio” che in tutti i reparti dell’ ospedale c’è un poster che ricorda il quarto centenario della morte di San Camillo, tanto che mi sono incuriosito e facendo delle ricerche in rete ho deciso di fare un post su questo Santo nato a Bucchianico in provincia di Chieti (Abruzzo) da papà Giovanni e mamma Camilla.
Chi era Camillo De Lellis? Dalle informazioni trovate in rete San Camillo era un “benestante”, nato il 25 Maggio del 1550 in una famiglia “religiosa”, secondo genito, la sua mamma lo ebbe in tarda età (circa 60 anni), lo partorì nella stalla in segno di ringraziamento per il “dono” avuto in età avanzata. Fin da bambino San Camillo de Lellis si distinse per la sua statura alquanto sopra la media per l’ epoca in cui viveva, essendo di famiglia nobile ebbe la fortuna di avere un’ insegnate privato per imparare a leggere e scrivere cosa che tuttavia non gli andava molto a genio. Dopo un’ adolescenza assai burrascosa, San Camillo, dopo la morte del padre Giovanni che lo voleva in una carriera militare, si avvia verso quella che viene definita una vita di ventura alternando periodi tra osterie e vita militare che lo portano spesso ad essere un mercenario senza tanti scrupoli.
Le notizie su Questo Santo di Bucchianico sono a volte contrastanti, nel senso che si differenziano da “fonte a fonte” ma il dato di fatto è che tutte portano alla stessa conclusione. Ancora in giovane età San Camillo si ammala ad un piede la diagnosi di ulcera lo costringe al ricovero presso un ospedale di Roma, dopo la guarigione gli viene offerto un posto di inserviente presso lo stesso nosocomio ma dura poco in quanto San Camillo non ama “lavorare”.
Non ancora ventenne e dopo un lungo girovagare, San Camillo viene assunto da frati Cappuccini in un convento a Manfredonia ed è da questo periodo che il Giovane burrascoso San Camillo inizia la sua conversione che lo porterà ad essere un Santo. La storia vuole che nel 1575 prenda i voti come frate Cappuccino abbracciando la fede religiosa ma durante il suo “cammino” l’ ulcera al piede si rifà viva, costringendolo a tornare in ospedale a Roma, ed è proprio qui che “scatta la molla” per la vocazione verso gli ammalati, vocazione che tiene San Camillo de Lellis in quell’ ospedale per quattro anni. Da qui in poi la sua vita è dedicata alla cura amorevole dei malati infermi, e lo porta a fondare la sua congregazione la “Compagnia dei Ministri degli Infermi” che si espanse fino a diventare quella che è oggi.
Da militare mercenario a servo devoto dei malati, è stata questa la vita di San Camillo, ma nel 1607 quella stessa vita comincia chiedergli il “conto”, si ammala gravemente e deve lasciare la direzione del suo ordine ma non per questo quella di dedicare le sue cure ai malati. San Camillo de Lellis muore all’ età di 64 anni la sera del 14 Luglio del 1614, nel convento della Maddalena proprio mentre tutte le campane delle chiese di Roma intonano l’ Ave Maria.
Mi sono preso più di qualche “licenza” scrivendo questo post su San Camillo, se vi può interessare in rete trovate moltissime pagine più autorevoli che riportato passo dopo passo la storia di questo Santo, quello che io ho scritto qui sentivo di scriverlo cosi.
Se volete commentare, aggiungere/correggere quanto da me riportato vi invito a farlo tramite un messaggio che verrà pubblicato/integrato nel post. Grazie. “Da mercenario a servo devoto dei malati, è stata questa la vita di San Camillo de Lellis”.