La storia di Raffaella La Crociera è una di quelle che lasciano un segno indelebile nel cuore di chi la ricorda e conosciuta. Una bambina di appena 14 anni, nata a Roma il 23 novembre 1940, che con la sua sensibilità e il suo talento poetico riuscì a trasformare il dolore in un gesto di straordinaria generosità.

Affetta da lupus eritematoso cronico, Raffaella trascorse gran parte della sua breve vita costretta a letto, circondata dall’amore della sua famiglia, che aveva sacrificato tutto nel tentativo di curarla. Nonostante la malattia, la sua mente era vivace e il suo cuore colmo di empatia.

Nell’ottobre del 1954, un devastante nubifragio colpì la Costiera Amalfitana, causando distruzione e lasciando molte famiglie senza casa. La RAI, in risposta alla tragedia, lanciò una raccolta fondi per aiutare gli alluvionati.

Raffaella, ascoltando l’appello alla radio, sentì il bisogno di contribuire, ma non aveva nulla da donare. Così, decise di offrire ciò che aveva di più prezioso: le sue parole. Scrisse una poesia intitolata “Er zinale”, un componimento struggente che evocava i ricordi della scuola e dell’infanzia perduta.

La poesia, accompagnata da una lettera, fu inviata alla Rai e letta in diretta dal giornalista Giovanni Gigliozzi nella trasmissione radiofonica “Campo de’ Fiori”. Il pubblico rimase profondamente colpito e la poesia fu messa all’asta per raccogliere fondi.

La gara di solidarietà fu straordinaria: la poesia venne acquistata per mezzo milione di lire dalla Contessa Cenci Bolognetti, che fece arrivare l’offerta dalla Svizzera. Raffaella, emozionata, non riusciva a credere che il suo sogno di aiutare gli alluvionati si fosse avverato.

Un giocattolaio romano, commosso dalla sua storia, decise di regalarle una bambola, ma purtroppo il dono arrivò troppo tardi. Raffaella morì il 2 novembre 1954, appena due giorni dopo la trasmissione. La bambola fu posata sul suo feretro, tra i fiori bianchi che accompagnarono il suo ultimo viaggio.

Il Comune di Roma volle onorare la memoria di Raffaella, assegnandole il Premio della Bontà “Livio Tempesta” alla presenza del sindaco Salvatore Rebecchini. La sua storia continua a vivere attraverso le scuole che portano il suo nome: una a Roma, nel quartiere Casal Bernocchi, e un’altra a Salerno, città colpita dall’alluvione che lei volle aiutare.

Nel Cimitero Monumentale del Verano, una statua marmorea la raffigura con un libro nella mano destra, simbolo della sua passione per la scrittura e della sua generosità senza confini.

Nel 2017, la street artist Alice Pasquini ha realizzato un murales dedicato a Raffaella sulla scuola dell’infanzia di Casal Bernocchi, affinché la sua storia non venga mai dimenticata.

La storia di Raffaella La Crociera è un esempio straordinario di come la sensibilità e la generosità possano lasciare un segno indelebile, anche nella vita di chi ha vissuto solo pochi anni. La sua poesia, nata dal dolore, è diventata un simbolo di speranza e solidarietà, dimostrando che anche il più piccolo gesto può cambiare il mondo.

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