Qualche giorno fa un nostro “lettore” abituale mi ha fatto notare che ultimamente il blog (questo blog) che ha come prerogativa i disoccupati, sta trattando temi di tutt’altra natura, argomenti come lo sport, sesso, Miss e sagre paesane sembrano non conciliarsi con argomenti sui disoccupati. Effettivamente il lettore in questione (che saluto) non ha tutti i torti!
Non voglio certo cercare scuse, o come si dice di solito “arrampicarsi sugli specchi”, ma avevo notato che da diversi mesi quello che scrivevo sul argomento disoccupati sembrava non avere molto interesse in generale.
Quello che voglio dire, è che i disoccupati sono cosi depressi in alcuni momenti della loro vita che a volte leggere che loro/noi stessi non interessiamo quasi a nessuno diventa ancora più deprimente.
I disoccupati (questo è un dato di fatto) non sono mai risultati utili a nessuno (o quasi) soltanto in qualche periodo dell’anno saltano fuori i dati che fanno una stima dei senza lavoro in Italia, ovviamente questi dati non sono del tutto reali, in quanto non sono compresi i molti delusi che ormai hanno smesso di cercare lavoro perché avanti con l’età, oppure quelli che entrano in modo irregolare nel nostro paese e ancora quelli che non si sono mai iscritti all’ufficio di collocamento.
dire che attualmente ci sono 3.5 milioni di disoccupati non crediamo sa effettivamente un dato reale. È vero, abbiamo scritto argomenti sul sesso, sulle sagre paesane e sport ma questi post che ormai sono “passato”, hanno fatto in modo di aumentare la “visibilità” del nostro blog che aveva raggiunto i minimi storici.
Basti pensare che l’anno scorso in questo stesso periodo avevamo circa 60 visite al giorno, adesso ne contiamo una media giornaliera di 130. Non è un caso, perché se facciamo un confronto a quando scrivevo Post sui disoccupati la media dei visitatori è raddoppiata, segno evidente che come dicevamo sopra, gli argomenti sui disoccupati non interessano quasi a nessuno.
Negli ultimi anni, il mondo dell’informazione ha subito una trasformazione radicale, con un pubblico sempre più orientato verso contenuti leggeri, di intrattenimento e immediatamente fruibili. Questo fenomeno ha inevitabilmente influenzato anche i blog tematici, costringendoli a diversificare i propri argomenti per mantenere vivo l’interesse dei lettori. La realtà è che l’attenzione verso il problema della disoccupazione sembra ridursi, non perché il tema sia meno rilevante, ma perché spesso viene oscurato da altre questioni che catturano la scena mediatica.
Ciò non significa che il blog debba abbandonare la sua missione originaria, ma piuttosto adattarsi ai cambiamenti e trovare nuove modalità per trattare l’argomento, senza rinunciare a esplorare anche temi collaterali che possono comunque generare dibattiti e riflessioni. A volte, affrontare il tema della disoccupazione da una prospettiva diversa, legandolo ad aspetti più ampi della società, può essere un modo efficace per riportarlo sotto i riflettori senza perdere l’interesse del pubblico. Il punto di equilibrio tra contenuti di valore e argomenti più popolari è una sfida continua, ma necessaria per garantire la sopravvivenza e l’impatto del blog.
I disoccupati sono/siamo 3.5 milioni, ma se facciamo un confronto con il resto della popolazione che conta 60 milioni questi ultimi risultano essere “una goccia nel mare” (e questo sarà l’argomento del prossimo post sui disoccupati).
L’opinione pubblica è da mesi concentrata su altri fatti molto importanti, tutto “ruota” attorno a qualche persona, figuriamoci se si interessano a quelli che sono senza lavoro. Fermo restando il punto fermo del nostro blog, non mi sento di escludere completamente qualche considerazione in altri argomenti, (lo avevo scritto anni fa anche nella pagina contatti) e come in tutte le buone famiglie che si rispettino pensiamo che “mangiare una minestra diversa” ogni tanto non faccia male!
Scusatemi comunque se per qualche tempo sono “uscito dal seminato”. Se avete qualcosa da dire come al solito sono qua. Mario – GidiferroTeam. Un caro saluto a tutti Voi. Grazie.
Francamente cominciavo a preoccuparmi anche io!
Vai tranquillo, scrivi un po di tutto che non guatsa mai. ciao