Casale Corte Cerro (Verbania), 17 giugno 1888 – Omegna, 5 marzo 1970 – Il nome di Alfonso Bialetti è indissolubilmente legato a una delle invenzioni più iconiche della cultura italiana: la Moka Express, la caffettiera che ha trasformato il modo di preparare il caffè nelle case di milioni di persone. La sua intuizione geniale ha reso il rito del caffè un’esperienza quotidiana, accessibile a tutti, e ha contribuito a definire l’identità del Made in Italy nel mondo.

Alfonso Bialetti nacque in Piemonte, in un’epoca di grandi trasformazioni industriali. Da giovane emigrò in Francia, dove lavorò come operaio fonditore, acquisendo competenze tecniche che si sarebbero rivelate fondamentali per il suo futuro. Nel 1918, al termine della Prima Guerra Mondiale, fece ritorno in Italia e fondò la sua azienda, la Alfonso Bialetti & C. – Fonderia in Conchiglia, specializzata nella lavorazione dell’alluminio.

Negli anni ’30, Bialetti ebbe un’intuizione straordinaria: creare una caffettiera domestica che permettesse di ottenere un caffè simile a quello del bar, ma con un metodo semplice e veloce. L’ispirazione arrivò osservando il funzionamento della lisciveuse, un dispositivo utilizzato per il bucato, in cui il vapore dell’acqua bollente saliva e attraversava i panni posti sopra un filtro. Da questa osservazione nacque il principio di funzionamento della Moka Express, brevettata nel 1933.

La Moka Express di Bialetti si distingue per la sua forma ottagonale, progettata per garantire una distribuzione uniforme del calore. Il suo funzionamento è semplice ma ingegnoso: l’acqua, riscaldandosi, genera vapore che attraversa il caffè macinato, estraendo gli aromi e creando una bevanda intensa e corposa.

Nei primi anni, la produzione della Moka rimase artigianale, con circa 70.000 pezzi l’anno. Tuttavia, fu il figlio di Alfonso, Renato Bialetti, a trasformare l’invenzione del padre in un fenomeno globale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Renato avviò la produzione su scala industriale e lanciò una campagna pubblicitaria innovativa, introducendo il celebre “Omino coi baffi”, una caricatura dello stesso Renato, disegnata da Paul Campani.

Grazie alla strategia di marketing e alla qualità del prodotto, la Moka Express divenne un’icona del Made in Italy, conquistando il mercato internazionale. Negli anni ’50, la produzione raggiunse oltre un milione di pezzi l’anno, e la caffettiera entrò nelle case di milioni di italiani, diventando un simbolo della convivialità e della tradizione del caffè.

Alfonso Bialetti si spense nel 1970, lasciando un’eredità che ancora oggi vive attraverso il marchio Bialetti, sinonimo di qualità e innovazione nel mondo del caffè. La sua invenzione ha resistito alla prova del tempo, mantenendo intatta la sua funzionalità e il suo fascino.

Oggi, la Moka Express è esposta nei musei di design e continua a essere utilizzata da generazioni di appassionati del caffè. La sua storia è la testimonianza di come un’intuizione semplice possa trasformarsi in un’innovazione rivoluzionaria, capace di cambiare le abitudini di milioni di persone.

Alfonso Bialetti non ha solo inventato una caffettiera: ha creato un rito, un simbolo, un pezzo di storia italiana.

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