Il Patriarca Francesco Moraglia è arrivato poco prima delle ore 10.00 a bordo di una piccola utilitaria entrando dalla parte posteriore della chiesa di Santa Maria Assunta e ricevuto dal parroco don Carlo.

Nel breve tratto che ha percorso e che separa l’ entrata della canonica, il patriarca si è fermato a salutare alcuni genitori e alcune mamme che erano intente nonostante la giornata non proprio splendida dal punto di vista meteorologico a fare il mercatino dei dolci per la raccolta dei fondi per l’ asilo situato proprio a fianco della chiesa.

Il saluto del Patriarca anche ai volontari dell’ Associazione Carabinieri di Mira, che hanno garantito un servizio d’ ordine impeccabile considerando anche il maltempo. Vi confesso che mi sono emozionato quando il Patriarca ha salutato affettuosamente una bambina e dandogli la mano la bambina stessa ha salutato il Patriarca con un bel “Ciao”.

A parte questi particolari che fanno (a mio avviso) del Patriarca Francesco Moraglia una persona “umile” e unica, in linea con la chiesa di Papa Francesco, il resto è una continua “ascesa”. Come detto pocanzi, la Processione con la statua della Madonna per le vie di Borbiago che ormai è una tradizione è stata annullata per la pioggia; quindi, dopo la messa a cui hanno partecipato centinaia di persone (chiesa strapiena) il Patriarca “aiutato” da uno “scorcio di schiarita” si è recato nel giardino dell’ asilo per benedire due (2) piccole statue, e successivamente entrando nell’ asilo stesso per visitarlo.

Una sorpresa lo attendeva all’uscita, i bambini che frequentano l’ asilo hanno voluto (aiutati) dalle maestre, cantare in coro una canzone per il Patriarca Francesco (il filmato di questo episodio lo trovate sul canale YouTube GidiferroTeam).

Dopo aver salutato tutti i fedeli, il Patriarca si è poi diretto verso l’ uscita dove lo attendeva la macchina per riportarlo a Venezia. Secondo l’ antica tradizione in quel luogo la Vergine apparve a una bambina sordomuta, la guarisce e le mostra una sua statua nascosta in un pozzo. La piccola guidò sul posto i monaci che trovarono la statua, una bella rappresentazione della Madre di Dio che ancora oggi si venera nel Santuario.

La figura del Patriarca Francesco Moraglia incarna l’essenza della guida spirituale che, con umiltà e vicinanza alla comunità, riesce a creare un legame profondo con i fedeli. Il suo arrivo a Borbiago, nonostante il maltempo, ha dimostrato la sua volontà di essere presente e vicino alle persone, non solo attraverso le celebrazioni liturgiche, ma anche con gesti semplici e significativi. Il saluto ai volontari, l’affetto verso i bambini e l’attenzione per le necessità della parrocchia sono testimonianza del suo ruolo di guida pastorale, che non si limita all’altare ma si estende alla vita quotidiana delle persone.

La Chiesa, rappresentata dal Patriarca e dai suoi collaboratori, continua a essere un punto di riferimento per la comunità, non solo nella dimensione religiosa ma anche sociale e culturale. Il Santuario di Borbiago, con la sua storia legata all’apparizione della Vergine, resta un luogo di fede e speranza, dove le generazioni si incontrano per condividere tradizioni e rinnovare la propria spiritualità. La benedizione delle statue nel giardino dell’asilo e il canto dei bambini per il Patriarca sono segni tangibili di una fede vissuta con gioia, capace di superare le difficoltà e di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità cristiana.

Il video a seguire è solo un breve frammento del filmato integrale (90 minuti circa) che troverete tra qualche giorno sul medesimo canale YouTube e rappresenta l’arrivo del Patriarca di Venezia con il saluto ai genitori e alla bambina del “ciao”. Se volete lasciare un messaggio scrivete. Grazie.

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