La notte tra il 3 e il 4 maggio avrebbe dovuto essere una serata di svago e divertimento per Lorenzo Cristea, un giovane di appena 20 anni, pieno di sogni e speranze per il futuro. Invece, quella notte si è trasformata in una tragedia che ha sconvolto la comunità di Trebaseleghe e l’intero Veneto.
Lorenzo era un ragazzo solare, benvoluto da amici e familiari. Cresciuto in una famiglia rispettata, lavorava con il padre nell’impresa edile di famiglia e aveva sempre dimostrato grande dedizione e responsabilità. Non era un tipo da risse, non cercava lo scontro, eppure il destino ha voluto che si trovasse nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Lorenzo aveva deciso di trascorrere la serata con un gruppo di amici alla discoteca “Playa Beach Club” di Castelfranco Veneto. Durante la serata, una banale spinta ha dato il via a una lite tra il gruppo di Lorenzo e altri giovani presenti nel locale. Quella che sembrava una discussione di poco conto si è trasformata in un violento scontro all’esterno della discoteca, dove Lorenzo è stato brutalmente accoltellato.
Cinque coltellate al petto e all’addome, una delle quali ha reciso l’aorta, provocando un’emorragia fatale. Lorenzo ha cercato di difendersi, ma le ferite riportate erano troppo gravi. Nonostante i soccorsi tempestivi, per lui non c’è stato nulla da fare.
La Procura di Treviso ha avviato immediatamente un’inchiesta per chiarire i dettagli dell’accaduto. Due giovani, Badr Rouaji e Taha Bennani, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio e tentato omicidio, mentre altri sette ragazzi sono stati denunciati per rissa aggravata.
Le indagini continuano per ricostruire con esattezza la dinamica della tragedia. Un video girato da un passante mostra la rissa, ma non è ancora chiaro chi abbia sferrato il colpo mortale. Inoltre, i carabinieri hanno trovato un secondo coltello nella zona della rissa, alimentando ulteriori dubbi sulla vicenda.
Il funerale di Lorenzo si è svolto il 15 maggio nella chiesa ortodossa di Loreggia, dove oltre duemila persone si sono riunite per dargli l’ultimo saluto. Il feretro, portato a spalla dagli amici, è stato accolto da palloncini bianchi e dal rombo dei motori, un omaggio al giovane che amava le auto e la velocità.
Durante la cerimonia, il sacerdote ha lanciato un appello ai giovani: “Date importanza alla vostra vita. Non lasciatevi trascinare dall’indifferenza e dalla violenza”. Un messaggio forte, che risuona in una comunità ancora sotto shock per la perdita di un ragazzo così speciale.
La morte di Lorenzo Cristea non è solo una tragedia personale, ma un campanello d’allarme per tutti. L’escalation di violenza tra giovani, spesso alimentata da futili motivi, ci impone una riflessione urgente. È necessario promuovere il dialogo, l’educazione al rispetto e la prevenzione, affinché episodi del genere non si ripetano.
Lorenzo meritava di vivere, di realizzare i suoi sogni, di costruire il suo futuro. Oggi, la sua famiglia, i suoi amici e tutta la comunità piangono la sua perdita, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto.