In questo periodo ci troviamo in piena “estate di San Martino”, proprio oggi 11 Novembre ricorre la sua festa; temperature record in “tutta” la penisola con punte che arrivano ad oltre venti gradi, un caldo anomalo come viene descritto dai meteorologici, con la colonnina di mercurio che è ben al disopra di quasi dieci gradi, rispetto alle medie stagionali.
Sole, e caldo tiepido in tutte le regioni italiane, ma non per tutti, in Veneto, e più in generale in molte zone della Pianura Padana, sono già tre giorni che persiste una fitta nebbia, con una percentuale di umidità insopportabile; siamo quasi ad una sorta di pioggia leggera, che rende le strade “scivolose”, questo, unito alla nebbia (in alcuni tratti molto densa), aumenta in modo considerevole il pericolo per chi si trova a doversi spostare con l’auto.
Molti gli appuntamenti a carattere “paesano” che si tengono nel nostro Paese in occasione di questa Festa, soprattutto a Nord, e nello specifico nel veneziano, dove i bambini, muniti di pentole e coperchi girano di campo in campo e calle in calle (vicoli stretti tipici della città di Venezia) chiedendo qualche centesimo, oppure dei dolcetti, sia ai passanti, che ai negozianti, tutto questo intonando qualche canzoncina a tema; tuttavia, questa tradizione si sta lentamente, ma inesorabilmente perdendo; in molte località, vengono allestite vere e proprie sagre paesane, con eventi che ricordano le gesta di questo Santo – San Martino.
Sagre in onore di San Martino, anche al Sud, dove le tradizioni sono diverse; in Sicilia, nella tradizionale “estate di San Martino”, gli abitanti di alcuni paesi, soprattutto nel palermitano, è consuetudine gustare i biscotti di San Martino, ed assaporare del vino novello.
Famosa la leggenda di questo condottiero che, una volta entrato nelle milizie, (da dove proveniva anche suo padre), venne immediatamente avanzato al grado di circitor e mandato in Gallia, vicino la città di Amiens.
Uno dei principali compiti del circitor, era occuparsi di fare la ronda notturna e l’ispezione dei posti di guardia, inoltre, la sorveglianza notturna delle distaccamento dove erano presenti i soldati; fu proprio durante una di queste ronde, che si verificò l’episodio per cui questo Santo viene ricordato. San Martino, fu proprio in queste circostanze che, incontrò un vecchio questuante, lo stesso coperto di stracci, e tutto fradicio, chiaramente in grosse difficoltà, San Martino, in groppa al suo cavallo bianco, non avendo altro da dargli, tagliò a metà il suo mantello e lo diede al mendicante. Di colpo, il cielo diventò sereno, e la temperatura si fece più calda. Da qui, “l’estate di San Martino”.
Tantissimi i proverbi che “girano” intorno alla leggenda di San Martino, chiaramente sono moltissimi, e comunque, i detti, sono stati “coniati” in diversi dialetti; per concludere: in alcune zone d’Italia, la festa di San Martino viene ricordata anche come la festa degli “ubriaconi” in quanto si degustano i vini novelli.
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proprio oggi con questa dannata nebbia sono successi molti incidenti, alcuni anche gravi.
In molte parti d’italia vanno al mare, qui da noi in Veneto abbiamo già acceso i termosifoni.
i maroni a 7 euro al kg ma dove siamo arrivati!