Arrivano ancora brutte notizie per la popolazione dell’ Emilia già duramente colpita da questo tragico fenomeno naturale a cui l’uomo non può nulla. Anche nel Veneto continua lo sciame sismico, in generale tutto il Nord Italia questa mattina alle ore 09 e intorno alle ore 13 ha avvertito e registrato 2 forti scosse di terremoto avvertite in maniera distinta in Veneto da dove scrivo questo post.

Come si può notare dalle riprese video girate qualche secondo dopo il sisma in periferia di Mira in provincia di Venezia anche se le scosse sono state relativamente forti e avvertite distintamente dalla popolazione non si sono verificati danni di particolare rilievo ma solo tanta paura.

Notizie di qualche “cedimento” arrivano da Venezia dove sembra che alcune statue situate in Piazzale Roma siano “rovinate” a terra a causa della forte scossa di terremoto tuttavia nulla di serio.

Da altre notizie apprese in TV nelle ultime ore, in alcune località delle provincie Venete si sono registrati solo piccoli danni soprattutto a cornicioni di “vecchia” costruzione, ovviamente nulla in confronto a quello che è successo in Emilia, dove interi paesi sono stati pressoché rasi al suolo e dove si registrano numerosi morti, e miliardi di euro di danni.

Non sono ovviamente intenzionato a fare polemiche su questo tragico evento che ha colpito la gente dell’Emilia a cui va il mio più forte abbraccio (per quello che può contare), ma sono molto curioso di vedere come saranno gestiti i soccorsi e soprattutto come sarà coordinata la ricostruzione da cui tutti sappiamo dipende la “rinascita” di molti paesi.

In queste ore drammatiche, il pensiero va non solo alle vittime e ai loro familiari, ma anche ai volontari, ai soccorritori e a tutti coloro che stanno operando senza sosta per portare aiuto alle comunità colpite. Il loro impegno è fondamentale per cercare superstiti, mettere in sicurezza gli edifici e garantire un primo soccorso ai feriti. La macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente, ma la portata della devastazione è tale che serviranno settimane, se non mesi, per un bilancio definitivo e per pianificare gli interventi di ricostruzione. La speranza è che le istituzioni agiscano con rapidità ed efficienza, evitando ritardi burocratici che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione.

Nel frattempo, cresce la mobilitazione della società civile, con molte iniziative di solidarietà e raccolta fondi per sostenere le popolazioni colpite. La tragedia ha mostrato, ancora una volta, quanto sia importante la collaborazione tra cittadini, enti locali e associazioni per affrontare emergenze di questa portata. La ricostruzione non riguarderà solo edifici e infrastrutture, ma anche il tessuto sociale delle comunità devastate. Sarà necessario un grande sforzo collettivo per ridare speranza a chi ha perso tutto e garantire che questi eventi non vengano dimenticati, affinché si investa nella prevenzione e nella sicurezza per il futuro.

Oramai siamo abituati ad avvenimenti con comportamenti molto scorretti da parte di chi dovrebbe garantire che tutto si svolga nella trasparenza più assoluta questo perché i soldi in “ballo” sono tanti e non credo che i “furbetti” se li lasceranno sfuggire ma quest’ultimo particolare è solo una mia ipotesi e comunque mi auguro di sbagliarmi.

Se volete aggiungere altro o commentare quanto scritto vi invito a scrivere. Grazie.

5 pensiero su “Terremoto Nord Italia – 29 Maggio 2012”

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